Ex San Lazzaro
Tipologia: Complesso terziario
Anno: 2018
Sup. territoriale: 5630 m2
Sup. lorda pavimento prevista: 7185 m2
Progettista: Matteo Cappelletti, Marco Meroni
Collaboratore: Lucrezia Collavizza
Tirocinanti: Seyedeh Peyvand Taheri Behbahani, Francesca Vado, Mana Hosseinpour Roudsar
Studenti LAT: Luisa Chiara Compiacente, Eleonora Limonta, Giacomo Lorenzoni, Vladimir Mazzoletti, Carlo Molteni, Viola Mostes
Descrizione
Il compendio immobiliare è ubicato sul limitare sud-est del quartiere di Como Borghi, all’interno dell’edificato storico di San Rocco, tra Via Teresa Rimoldi e Via Napoleona, i principali accessi alla città storica provenendo dal capoluogo lombardo.
Il progetto interessa un’area di circa 7.500 m2 dei quali 1.900 impiegati per le opere di urbanizzazione (viabilità, percorsi ciclopedonali) e 5.600 destinati al complesso terziario. Come reso necessario dallo stato di fatto dei luoghi, il nuovo intervento riorganizza la viabilità risolvendo le criticità preesistenti e adeguando la percorribilità al carico generato dal nuovo insediamento con la creazione di un confacente sistema di percorsi ciclopedonali che costeggiano e attraversano l’intervento rendendolo elemento di connessione tra le varie parti dell’intorno.
L’impianto urbanistico dell’insediamento ricalca la morphos del contesto in cui s’inserisce ed è quindi definito dalla tipologia a corte. Tre sono i nuovi spazi aperti che vengono delineati dall’addizione del nuovo fabbricato a quelli antichi mantenuti: la corte Del Vecchio con funzione ricettiva, la corte San Lazzaro con funzione direzionale e la corte Baradello con funzione commerciale, caratterizzata dall’affaccio verso l’omonima torre.
Il sistema costruttivo a doppia pelle, con esoscheletro in acciaio e facciata continua in vetro, costituisce la principale peculiarità del nuovo fabbricato. Oltre a poter essere facilmente messo in opera, conferisce leggerezza e trasparenza al nuovo fabbricato, favorendone l’armonico accostamento agli edifici a carattere storico monumentale presenti in loco attribuendo al contempo una forte identità al nuovo fabbricato, che assume anche una significativa carica simbolica.
La struttura architettonica concettualmente deriva da due elementi identitari della città di Como, della quale il comparto riqualificato torna ad essere porta d’ingresso. Il primo, legato alla città romana, consiste nelle pavimentazioni ad opus sectile geometrico bicromo, che caratterizzano sin dal V secolo le cattedrali della città murata, il secondo invece dariva dalla quella che ha partire dal XVI secolo è divenuta la produzione simbolica di Como: è infatti di forma esagonale la struttura molecolare β costituente la fibroina della seta.